In sintesi
- 🎬 Una poltrona per due
- 📺 Italia 1 alle 21.20
- 📖 Commedia cult natalizia che racconta, tra satira sociale e comicità, lo scambio di vite tra un broker e un senzatetto orchestrato da due magnati della finanza, diventata in Italia una tradizione della Vigilia di Natale.
Una poltrona per due, Eddie Murphy, Dan Aykroyd, John Landis: basta pronunciare questi nomi perché metà Italia capisca subito che è la Vigilia di Natale. Anche nel 2025 il rito si ripete: il cult assoluto della commedia americana torna su Italia 1 alle 21.20, pronto a trasformare il divano in una sala trading e la casa in una piccola Filadelfia anni ’80.
Oggi è mercoledì 24 dicembre 2025, e la Vigilia non sarebbe davvero la Vigilia senza il film che ha insegnato a generazioni di spettatori cosa sono i futures sul succo d’arancia, molto prima che i social iniziassero a spiegarci il mondo della finanza in 30 secondi.
Una poltrona per due e la sua forza narrativa
Diretto da John Landis nel 1983, “Una poltrona per due” non è solo una commedia brillante: è una satira sociale micidiale, travestita da film per famiglie e sorretta dal talento esplosivo di Eddie Murphy e Dan Aykroyd. La storia la conosciamo tutti, ma vale sempre la pena ricordarla: i fratelli Duke, magnati della finanza, decidono per scommessa di rovinare il broker privilegiato Louis Winthorpe e di sostituirlo con Billy Ray Valentine, un senzatetto scaltro e senza risorse. Un esperimento sociale da un dollaro che ribalta due vite e, alla fine, ribalta anche la Borsa di New York.
Quello che colpisce, anno dopo anno, è quanto la satira sia ancora attuale: l’idea che una manciata di uomini ricchissimi possa giocare a fare Dio sulle vite altrui sembra scritta ieri, non nel 1983. Il film gioca con il tema “natura vs cultura”, un classico della narrativa americana, ma Landis lo mette in scena con la velocità e la furbizia di un regista che conosce perfettamente tempi comici e dinamiche sociali.
Il cast di Eddie Murphy, Dan Aykroyd e Jamie Lee Curtis
L’alchimia tra Eddie Murphy e Dan Aykroyd è uno di quei casi rari in cui due icone del Saturday Night Live trovano la dimensione perfetta per il loro talento. Murphy era all’inizio di una carriera travolgente, reduce dal boom di “48 ore”, e qui costruisce il personaggio che lo renderà una superstar planetaria. Aykroyd, già amatissimo grazie ai “Blues Brothers”, offre una performance sorprendentemente fisica, soprattutto nella parte in cui Winthorpe scivola nella follia post-disgrazia.
E poi c’è lei, Jamie Lee Curtis, in una delle sue interpretazioni più celebri. Il suo personaggio, Ophelia, è molto più di una semplice comprimaria: rappresenta la voce pragmatica della storia, la prima a cogliere la verità e quella che tiene insieme Winthorpe quando tutto crolla. Nella filmografia di Curtis questo ruolo segna un passaggio fondamentale, la dimostrazione che sapeva dominare anche la commedia dopo gli horror che l’avevano resa celebre.
Infine, Ralph Bellamy e Don Ameche nei panni dei fratelli Duke: semplicemente perfetti. La loro aristocratica cattiveria ha influenzato decine di villain successivi, dalla TV al cinema.
- Cast stellare e scolpito nella memoria collettiva
- Satira sociale mascherata da commedia natalizia
L’impatto culturale del film in Italia
L’aspetto davvero affascinante è come “Una poltrona per due”, film che negli Stati Uniti è un cult ma non un rito, sia diventato in Italia un appuntamento imprescindibile. Dal 1997 Italia 1 lo manda in onda praticamente ogni Vigilia di Natale, trasformandolo in un gesto affettivo, quasi scaramantico. In un’epoca in cui le tradizioni si reinventano, questa resiste con una forza che pochi prodotti televisivi possono vantare.
Forse perché la commedia di Landis tiene insieme più generazioni: chi lo vide negli anni ’80, chi negli anni ’90 con la VHS, chi nei 2000 durante il cenone con i parenti. Ed è uno dei pochi film in cui il nerd della finanza può divertirsi davvero: la scena del finale alla Borsa di New York è un piccolo manuale di economia, e gli appassionati sanno che le battute sul succo d’arancia non sono semplici gag ma riferimenti a un vero scandalo di insider trading dei primi anni ’80.
Le curiosità più nerd (quelle che fanno brillare gli occhi ai fan)
La scena dei futures sul succo d’arancia è talmente precisa che molti broker reali l’hanno definita la rappresentazione più accurata della frenesia del trading pre-digitale.
I due fratelli Duke compariranno anni dopo anche in “Il principe cerca moglie”, sempre interpretati dagli stessi attori, creando uno dei primi “universi condivisi” della commedia americana, decenni prima che la Marvel portasse la cosa alla ribalta.
Rivederlo oggi significa ritrovare quell’equilibrio raro tra comicità slapstick, satira politica, ritmo narrativo perfetto e iconografia anni ’80. Il cinema di Landis era pieno di energia anarchica, e questo è forse il suo film più lucido: dietro le risate c’è una critica feroce al capitalismo sfrenato, alla speculazione e alla disumanizzazione del lavoro.
E forse è proprio questo mix a renderlo eterno: una storia che diverte anche quando la conosci a memoria, che regala battute immortali e al tempo stesso punge. Una tradizione che non smette mai di sorprendere, neanche alla centesima visione.
Stasera, 24 dicembre 2025, alle 21.20 su Italia 1: è il momento di tornare, ancora una volta, nella Filadelfia di Billy Ray Valentine e Louis Winthorpe. Il cenone può aspettare di cinque minuti. I Duke no.
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